tag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post7034839635034809529..comments2024-02-24T18:55:44.899+01:00Comments on Agrarian Sciences: Le leggende metropolitane sul miglioramento delle piante coltivate - terza puntataAgrarian Scienceshttp://www.blogger.com/profile/17457724914297133273noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-15639049193913961702016-04-30T16:30:53.183+02:002016-04-30T16:30:53.183+02:00Max è giustissimo quello che dici (comunque l'...Max è giustissimo quello che dici (comunque l'avrei spiegato in una prossima puntata della storia dell'indstria saccarifera italiana che sto scrivendo per Agragria Sciences), infatti, il grafico ti mostra che l'azoto in eccesso penalizza il contenuto di zucchero, oltre ad incidere negativamente nell'estrazione dello zucchero in zuccherificio. Infatti pur diminuendo l'azoto somministrato la percentuale di zucchero dagli anni '80 è cominciata ad aumentare. l'impennata della spezzata del % di zucchero partita agli inizi del 2000 non può essere spiegata solo con la diminuzione dell'azoto somministrato, ma vi deve essere un altro fattore che gli specialisti hanno individuato negli 1,5°C medi in più riscontrati nell'ambiente francese (che il riscaldamento sia causa della CO2 antropica oppure di un ciclo particolare di clima caldo che ha interessato il nostro pianeta in parecchie altre epoche storiche vi è, a mio modestissimo parere, ancora da stabilire e io sono per la seconda ipotesi).Senza tralascirare poi il miglioramento genetico avvenuto nelle varietà coltivate in quei climi. E' anche certo che la pratica di far coprire il terreno alla bietola il più presto possibile comporta la creazione nello strato tra superficie del terreno e parte inferiore del fogliame un ambiente molto ricco di CO2 che favorisce la fotosintesi (la CO2 è anche un elemento fertilizzante per i vegetali).<br />Comunque dato che l'hai chiesto anticipo in sintesi una spiegazione più articolata.<br />Perchè in Italia non abbiamo registrato lo stesso andamento, anzi...? I motivi sono vari, uno di questi è che nessun selezione genetica sulla bietola da zucchero è stata finalizzata per i nostri climi, che sono particolari. Infatti sotto i nostri climi la bietola nei periodi di giugno luglio presenta spesso fame d'azoto (ingiallimenti) pur se i contenuti dell'elemento N del terreno sono ottimali. La combinazione di elementi che fa si che che questo capiti è la frequente siccità ed eccessivo calore: da una parte la mancanza d'acqua non veicola l'azoto nelle piante, dall'altra l'eccessivo calore danneggia l'attività fotosintetica perchè fa invecchiare precocemente l'apparato fogliare; che tra l'altro diventa molto più recettivo alle malattie fogliari, vedi cercospora. L'irrigazione se non correlata al periodo di escavo è spesso controproducente perchè diluisce la concentrazione in zucchero della radice che è appunto diventato il più importante parametro di pagamento. Dunque l'azoto dato rimane inutilizzato nel terreno fino a quando verso la fine di agosto e settembre inizia il periodo con piogge anche abbondantissime. Queste mobilizzano l'azoto e la pianta comincia ad assorbirlo creando radici di cattiva qualità di estrazione dello zucchero.Ma non vi è solo questo perchè in questo periodo spesso l'apparato fogliare è ormai compromesso e quindi l'emissione di nuove foglie avviene a scapito dello zucchero accumulato. Dunque diluizione dei sughi (calo % dello zucchero) e perdita per rinnovo dell'apparato fogliare creano l'inferiorità della nostra bieticoltura, cosa che ha contribuito anche alla nostra perdita della filiera.<br />Negli ambienti nord europei i periodi siccitosi sono una eccezione,il sole non è così battente e quindi la bietola mantiene intatto l'apparato fogliare e continua ad immagazzinare zucchero, non solo ma a differenza dell'Italia la raccolta comincia due mesi dopo e quindi il periodo di accumulo di zucchero è più lungo e soprattutto continuativo.<br />Ecco questo è l'handicap climatico che noi italiani paghiamo, ma a questo occorre aggiungere anche che il nostro progresso tecnico-agronomico sulla bietola è stato molto scarso (riuscivamo a fare reddito con il prezzo e non con la produzione), ma quando il prezzo è crollato siamo crollati anche noi ed abbiamo tutto dismesso....ma abbiamo anche preso tanti tanti soldini..... alberto guidorzihttps://www.blogger.com/profile/05634995757687624985noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-27393063896106000102016-04-28T13:38:00.396+02:002016-04-28T13:38:00.396+02:00Chiedo scusa, ma nell'esempio della barbabieto...Chiedo scusa, ma nell'esempio della barbabietola da zucchero credo sia bene specificare che l'apporto "eccessivo" di N induce la coltura nel proiettarsi su una crescita della porzione ipogeica, sfruttando le riserve; la biosintesi di zuccheri è data, in effetti da un corretto rapporto N/K, al potassio, invero, viene additata la funzione biosintetica degli zuccheri attraverso complessi meccanismi biochimici. Dunque, in sostanza, forse è necessario spiegare meglio l'esempio in tabella.Maxnoreply@blogger.com