tag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post8094103072954754425..comments2024-02-24T18:55:44.899+01:00Comments on Agrarian Sciences: 1940: la “Battaglia del grano” sbarca a BerlinoAgrarian Scienceshttp://www.blogger.com/profile/17457724914297133273noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-69779522454770571902016-08-26T18:05:31.240+02:002016-08-26T18:05:31.240+02:00Diciamo che c'è solo da constatare che il migl...Diciamo che c'è solo da constatare che il miglioramento genetico produce un aumento della disponibilità di cibo, ma questo si realizza se vi aggiungiamo anche la buona agronomia . Questo resta indipendente dal contesto socio-politico, nel senso che si può verificare in dittatura ed in democrazione in quanto la scienza non ha colore politico.alberto guidorzihttps://www.blogger.com/profile/05634995757687624985noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-68433527792918022122016-08-21T00:44:25.493+02:002016-08-21T00:44:25.493+02:00In realtà la battaglia del grano tecnicamente rius...In realtà la battaglia del grano tecnicamente riuscì, nel senso del notevole incremento della produzione di frumento, ma l'autosufficienza non fu mai raggiunta, tanto che il deficit di frumento fu contrastato dal surplus produttivo del mais.<br />Tenga anche conto che le annate da lei messe in evidenza sono quelle del periodo bellico, durante le quali la produzione andò rapidamente a rotoli.<br />I risultati più significativi si ebbero negli anni trenta, tuttavia concordo con lei circa lo strombazzamento del tutto apologetico del fenomeno che e' possibile trovare su diversi siti internet.<br />Sergio SalviAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-43792905239024765102016-08-18T07:06:23.240+02:002016-08-18T07:06:23.240+02:00Innumerevoli siti inneggianti al fascismo celebran...Innumerevoli siti inneggianti al fascismo celebrano la vittoria della <br />''battaglia del grano '' Se cio' e' vero come si spiega che nel settembre 1941 la razione giornaliera fu fissata a 200 g. e nel marzo <br />1942 scese a 150 g. per arrivare a 100 g. a fine 1944? <br />Io non me lo so spiegare, e sarei grato a chiunque possa darmi una<br />plausibile spiegazione dell'incredibile fenomeno.<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/13493111508007756322noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-26376589020577460452016-04-22T11:43:14.252+02:002016-04-22T11:43:14.252+02:00Appunto è la cosa che non si vuole capire, quanto ...Appunto è la cosa che non si vuole capire, quanto di buono, come geni forti, vi era nelle varietà antiche sono stati ripresi tramite gli incroci e li ritroviamo nelle nuove varietà. D'altronde questa gente, che non conosce i metodi di miglioramento genetico non sa che ogni ditta sementiera ricorre alla selezione ricorrente che è composta da un settore dove avviene liberamente la fecondazione e la selezione è blanda (si vuol far comparire variabilità) ed un settore dove si riprendono i geni interessanti apparsi nel primo settore e li si immettono in nuove varietà facendo però una selezione più spinta per arrivare a materiale iscrivibile. Se si usasse solo il secondo settore il miglioramento si arresterebbe, mentre se usassimo solo il primo avremmo un progresso lentissimo, appunto quel progresso che è durato fini alla fine dell'800. E' come il serbatoio della benzina (paragonabile al primo settore) di una automobile da dove si prende man mano poca benzina da mettere nel carburatore (secondo settore) e formare la miscela da bruciare.alberto guidorzihttps://www.blogger.com/profile/05634995757687624985noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-44017866603605619932016-04-22T09:01:10.880+02:002016-04-22T09:01:10.880+02:00Grazie Alberto per il tuo commento. Nel fare le su...Grazie Alberto per il tuo commento. Nel fare le sue valutazioni sulle vecchie varietà di frumento italiane (e non solo italiane), Strampelli poteva allegare una grande esperienza derivata dall'averle testate, praticamente tutte, negli incroci da lui tentati fino a prima dell'uso dell'Akakomugi (1913), che segnerà il punto di svolta con l'introduzione della precocità mediata dall'insensibilità al fotoperiodo nel frumento migliorato. La tendenza odierna nel preferire grani antichi appare, quindi, del tutto anti-strampelliana, e questo nonostante Strampelli sia considerato una sorta di "totem" da parte dei cultori del biologico e del "vecchio è meglio". Rimane comunque il potenziale genetico di questi vecchi materiali nell'ottica di un uso finalizzato all'isolamento/reintroduzione di qualche tratto utile, soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici.<br /><br />Sergio<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1533724815178849113.post-63962239132193815052016-04-22T00:56:36.994+02:002016-04-22T00:56:36.994+02:00Sergio
avevo dato una scorsa veloce al tuo post e...Sergio <br />avevo dato una scorsa veloce al tuo post ed ora invece me lo sono riletto con più attenzione, ci sono numeri molto interessanti, ma ciò che ha attratto la mia attenzione è stata una frase che è molto di attualità, vale a dire la moda del tutto scriteriata che pretende di seminare varietà antiche per la loro migliore adattabilità e per le loro qualità (dove stanno non lo so) tecnologiche superiore; tanto che i pani fatti con farine di vecchie varietà avrebbero delle qualità organolettiche superiori. <br />Ebbene Strampelli (di cui noi decantiamo ora le sue varietà definendole antiche)ha anche lui le sue varietà antiche (il concetto di relatività è qui dimostrato perfettamente), solo che le definisce così: "Le vecchie varietà di grano, che hanno il merito di essere molto diversificate per effetto dell’ambiente in cui erano state coltivate per secoli, presentavano delle caratteristiche così peculiari da poter essere prese poco in considerazione per le migliorie in atto e per i nuovi raccolti".........alberto guidorzihttps://www.blogger.com/profile/05634995757687624985noreply@blogger.com